Attualmente il servizio di connettività WiFi comunale ha una copertura della città non sufficiente alle necessità, nonostante i 250 hotspot che a breve dovrebbero diventare gratuiti. I cittadini non hanno modo di collegarsi in modo gratuito dai punti nodali della città (piazze, parchi, biblioteche, etc). I turisti (soprattutto quelli stranieri) non hanno modo di reperire facilmente informazioni di carattere culturale tramite connessioni web facilmente ottenibili.

Proposte:

WiFi gratuito. Creare punti di accesso strategici (piazze, parchi) dove offrire servizio di connettività (web, posta, ...) in modo gratuito a tutti i cittadini e limitata (ore disponibili, p2p, etc). Creare un portale di accesso di informazioni di pubblica utilità (punti turistici, punti ed eventi culturali, elenco delle associazioni cittadine) che sia accessibile in modo gratuito e senza alcun limite.

Benefici:

Per una moderna città il WiFi gratuito è un elemento ormai necessario per qualunque tipo di funzione: sociale, turistica, economica, imprenditoriale, culturale, ricreativa. Una connettività web estesa e gratuita, soprattutto per una città giovane come la nostra grazie all'Università è un elemento complessivo di dinamicità e di divulgazione delle bellezze storiche, architettoniche, culturali e ambientali della nostra città.

Esempi:

Wifi in Germania, UK, USA
Servizi WiFi Milano e Roma
 
L'Amministrazione è in possesso di banche dati che non sono però a disposizione dei cittadini e delle imprese.

Proposte:

Per favorire turismo, servizi culturali, servizi alla persona, partecipazione e trasparenza il Comune rende disponibile su richiesta i dati in possesso della Pubblica Amministrazione (ad esclusione di quelli riservati) sotto licenza libera (ex: CC-BY), previo il dovere di riconoscere gli autori dei dati, con la possibilità che tali dati possano essere usati a fini sociali, partecipativi e commerciali (ex apps per Smart Phone e altro). Fornendo, dunque, la possibilità di modificare tali dati, di poterli condividere e di usarli per l'erogazione di servizi al pubblico, si può generare un indotto economico mai utilizzato prima.
Inoltre, il Comune dovrebbe rendere disponibile il suo patrimonio cartografico e planimetrico (relativo a strade, civici, confini rioni, quartieri, viabilità) sempre sotto licenza CC-BY (obbligo di riconoscere l'autore, possibilità di modifica, riproduzione ed utilizzo commerciale dei dati). L'obiettivo è quello di arrivare gradualmente ad un uso di formati esclusivamente aperti per il rilascio di qualsiasi documento da parte della PA.
Anche grazie all'accesso ai dati aperti sarà possibile: lanciare dei bandi di concorso (ad esempio: App4Padova) finalizzati allo sviluppo e alla gestione di applicazioni e piattaforme digitali per la città, in modo da creare occupazione per i lavoratori della Rete e migliorare la fruizione dei servizi; razionalizzare o aggiornare le applicazioni già esistenti nei vari settori (turismo e trasporti), integrandole e ottimizzandole con le nuove piattaforme.

Benefici:

I dati di proprietà pubblica sono fruibili dai cittadini, che in fondo ne sono proprietari e dai cittadini possono essere ulteriormente elaborati. Questo aiuta la trasparenza, la partecipazione e può consentire risparmi economici per i cittadini che altrimenti devono reperire tali dati in altro modo.
La possibilità di utilizzo a fini commerciali (turismo, servizi culturali o alla persona) favorisce modalità innovative di indotto economico e genera nuovi posti di lavoro.

Esempi:

OpenStreetMap: www.openstreetmap.it
App4Mi Contest:
La SmartCity App per l'Expo 2015 e altre città:
 
Diversi Comuni si pongono l'obiettivo del coinvolgimento della cittadinanza tramite l'utilizzo dei media sociali. L'inclusione digitale è sempre più necessaria per non escludere ampie fasce della popolazione da percorsi di partecipazione, anche in forme digitali, che sempre più saranno usati per decidere il futuro delle città e delle comunità. In tal senso, andare verso forme di gestione partecipata della città richiede un lavoro di inclusione di tutti coloro che al momento non hanno le sufficienti conoscenze per poter dare il proprio contributo in queste nuove forme.

Proposte:

Per favorire l'inclusione digitale si deve partire da presidi territoriali che siano connessi e che diano assistenza e formazione al cittadino. Le sedi di quartiere sono ideali anche perché al loro interno sono presenti le Biblioteche di Quartiere che così possono trovare un nuovo ruolo e darsi una centralità nelle relazioni sociali delle periferie e diventare punti nodali anche del dibattito politico della nostra città. Si veda il progetto partecipato 'Pane e Internet in biblioteca': un corso gratuito per portare internet nella tua vita quotidiana lanciato dalla Regione Emilia-Romagna. Questi centri vanno tenuti aperti anche di sera al fine di diventare centri di aggregazione per chi vuole studiare, lavorare o utilizzare gli strumenti disponibili. Le biblioteche diventano così centri culturali più ampi, di dibattito, partecipazione e discussione democratica nei quartieri, dove i cittadini che non sono in grado di usare gli strumenti tecnologici vengono istruiti da libere associazioni di cittadini che si offrono in maniera volontaria di fare formazione su questi temi.

Benefici:

Più inclusione digitale significa più inclusione sociale.
Favorire la partecipazione anche alla discussione politica sulla città significa aumentare la qualità della nostra democrazia e della nostra convivenza civile. Internet sarà sempre più uno strumento fondamentale in tal senso.
L'Amministrazione comunale dimostra di avere a cuore un aspetto importante del benessere dei cittadini: la qualità delle relazioni sociali e la qualità di partecipazione alla vita della 'polis'.

Esempi:

I risparmi che si potranno ottenere tramite l'utilizzo di licenze free e open source (vedi Proposta 1), si devono utilizzare per potenziare i servizi online del Comune. L'obiettivo è quello di semplificare la vita dei cittadini e di fare 'di più con meno', liberando così un numero consistente di dipendenti comunali da mansioni burocratiche per dedicarli ad attività a più alto valore aggiunto.

Proposta:

Ammodernamento del sito istituzionale Comune di Padova con maggiore attenzione e visibilità ai servizi offerti dalla municipalità. La priorità sul sito va data alle modalità con cui il Comune semplifica la vita dei cittadini (tempi, velocità e tracciamento pratiche etc..), adattando il sito anche ai nuovi mezzi (SmartPhone e Tablet) e ai nuovi servizi che tali mezzi consentono di fornire ai cittadini.
Tutti i principali servizi erogati al cittadino dal Comune gradualmente devono essere portati online, anche ad esempio utilizzando in maniera appropriata la PEC (Posta Elettronica Certificata).
Potenziamento del coordinamento con gli altri Enti (Regione Veneto, Ulss16, Camera di Commercio, etc) per l'integrazione online dei servizi da essi offerti, attraverso la creazione, nel sito del Comune, di almeno un collegamento ai servizi essenziali degli altri Enti.
Miglioramento della "cabina di regia" tra Università, Confindustria e Comune per la partecipazione a progetti e bandi europei relativi ai servizi online. Tale compito va affidato a giovani professionisti e nuove start-up in modo da favorire la permanenza a Padova di 'cervelli' e persone ad alta qualifica.
Ripensamento complessivo dei progetti di collaborazione già presenti tra Confindustria e Università di Padova (es. IctLab) per ridurre la dispersione di energie nel coordinamento e aumentare la ricaduta sulla città.
Responsabilizzazione degli Assessorati competenti nella ideazione e promozione dei servizi on-line creati e gestiti dal Comune.
Unificazione delle deleghe a Informatica e Innovazione Tecnologica per un migliore coordinamento degli Assessorati e una maggiore efficienza.

Benefici:

Dare soluzioni online che semplificano la vita al cittadino significa rendere allo stesso tempo più efficiente la macchina comunale, con conseguenti risparmi in termini di costi.
Meno code, meno stress, meno tempo perso per gli utenti.
Le innovazione tecnologiche ottenute possono essere anche 'vendute', sotto forma di consulenza, ad altri Comuni o Enti pubblici con un beneficio per le entrate comunali.

Esempi:

L'apertura di nuove imprese in Portogallo avviene INTEGRALMENTE tramite servizi online.
Nella regione Toscana la diffusione delle tecnologie ICT nelle pubbliche amministrazioni ha permesso di mantenere sotto la media nazionale i tempi di conclusione delle pratiche, supportando la creazione di sportelli unici ad esempio per l'apertura di imprese.

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